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Archive for 27 gennaio 2008

Shakira non si ferma mai, eccola impegnata in nuovo progetto che la vede firmare ben 3 nuovi brani che fanno parte della colonna sonora del film “L’amore ai tempi del colora“.Sembra propio che sia stato il regista García Márquez a convincere la cantante a scivere i 3 pezzi per la soundtrack del film. La cantante colombiana in collaborazione con Antonio Pinto (musicista e produttore) ci regala delle vere e proprie perle di cui Hay AMores è lA COLONNA PORTANTE.

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Shakira in questa canzone fa un gran uso della sua voce sensuale accompagnata da falsetti e Melismi. Il brano si rifa al “bolero” una tipica musica e danza spagnola tipica del 1800 che divenne famosissima negli anni 40/50 nei paesi di origine latina,la stessa Shakira ha sottolineato come si una amante di questo genere: “Il bolero è nel mio sangue” ” E’ senza ombra di dubbio l’apice della musica romantica” “Niente puo catturare i sentimenti dell’amore come un bolero fa, e nient’altro fa giustizia a questa storia” . Della canzone è uscito anche video dove ritroviamo una shakira bionda e liscia, seduta in scalinata piena di candele… vi lascio alla visione del video..

cosa ne pensate? commentate…..

Il Testo della canzone:

Hay mi bien,
que no haria yo por ti?
por tenerte un segundo,
alejados del mundo
y cerquita de mi?

Hay mi bien,
como el rio magdalena
que se funde en la arena del mar
quiero fundirme yo en ti.

Hay amores que se vuelven resistentes a los daños,
como el vino que mejora con los años,
asi crece lo que siento yo por ti.

Hay amores que se esperan al invierno y florecen,
y en las noches del otoño reverdecen,
tal como el amor que siento yo por ti.

Hay mi bien, no te olvides del mar
que en las noches me ha visto llorar
tantos recuerdos de ti.

Hay mi bien, no te olvides del dia
que separo tu vida de la pobre vida
que me toco vivir.

Hay amores que se vuelven resistentes a los daños,
como el vino que mejora con los años,
asi crece lo que siento yo por ti.

Hay amores que parece que se acaban y florecen,
y en las noches del otoño reverdecen,
tal como el amor que siento yo por ti.
yo por ti, por ti,
como el amor que siento yo por ti

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Ritorna dopo un anno dalla pubblicazione di “Venareal 1995” il gruppo dei Linea 77, e lo fa con un nuovo progetto dal titolo “Horror Vacui” in uscita i primi di febbraio. Il primo singolo ad essere estratto è il brano “Il Mostro” Da diversi giorni in rotazione nelle più importanti emittenti televisive musicali e radiofoniche. Ecco come la band definisce questo pezzo:

“Il Mostro è la sindrome dell’uomo in gabbia. Ma non solo dell’uomo, credo. Forse anche dei pesci. Forse è la storia di un pesce luna che per anni nuota, ama, si riproduce, vive e che, a un certo punto, improvvisamente, mentre è lì che continua la vita di tutti i giorni, sbatte contro un vetro. “Cavolo, è finito il mare!” si dice… che fare dunque? Oddio, che fare? Forse crearne un’altro… e nuotare, amare, riprodursi, vivere. Sì, sì, è indubbiamente così… Il Mostro è la storia di tutti i pesci del mare. E io sono un pesce.”

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Il video è stato diretto da Riccardo Struchil, La location è il palazzo dell’INA Assitalia: un’enorme hall contornata da un dedalo di uffici anni 90. Ambientazione da impazzirci, da fondarci un Fight Club, con tutti i dipendenti. Mostri. Pareti di plastica bianche tra le scrivanie bianche luci bianche al neon, soffitti bassi bianchi . È da qui che si scatenerà l’inferno….

Voi cosa ne pensate?commentate….

Il testo della canzone:

Rifletto dentro uno specchio la mia faccia
mentre il freddo di questa stanza
è come la stretta di un gigante che mi abbraccia
un brivido mi afferra alla gola per buttarmi giù
nel silenzio sul quale scivolo
ma basta un attimo ed alimento già gli occhi
il mostro morboso di paure già pregusta il suo trionfo
ma non le vedi? Parole che ti rotolano addosso
la vita irride di te e tu fissi i tuoi stessi piedi

e non sento più l’effetto che fa
guardo la città dall’alto mentre i mostri arrivano

e non ti accorgi che ora sei unico
arriva il mostro e tutti applaudono

e poi ci sono quelle volte che mi do fastidio da solo
e poi ci sono quelle volte che mi da fastidio che mi do fastidio da solo
ma cosa devo fare per farmi andare bene
testate contro un muro o preferisci uscire?
da questa apatia generazionale del cazzo alimentata a strisce
è meglio scappare da una realtà di fatto
che cosa vedi?
una giovane mente assiderata
con degli amici su myspace e un’altra cena in solitaria

e disteso quì
distesa la testa che urla
la lingua che tace
portami via da quì

ora che vorrei nascondermi
ora che non sò resistere
ora che vorrei solo fuggire lontano da qui
ora che son disteso qui
ora che con la mia testa che urla
ora che la mia lingua tace
portami via da qui

e non sai più chi sei, cosa vuoi e in cosa credi

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